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Altre Notizie
Conferenza del ricercatore Dean Krmac
Intervento del musicologo David Di Paoli Paulovich
con il tenore Davide Danielis
Testimonianze d’epoca nei ricordi della popolazione
È prevista la partecipazione di:
Franz Trampusch, borgomastro di Wagna a riposo
Rosanna Biasiol Babić, vicesindaco di Dignano
Nel maggio del 1915, all’entrata in guerra dell’Italia, il governo austriaco ordinò l’evacuazione del Capitanato di Pola dove aveva sede il principale porto di guerra asburgico. In pochi giorni circa 60 mila cittadini furono sfollati e trasferiti nei lager all’interno dell’Impero. Per il più famoso di questi, Wagna, passarono oltre 20 mila istriani. Il campo profughi stirano era diventato, in tempo di guerra, la maggiore città “istriana”. Causa il freddo, le condizioni igieniche e alimentari nonché un’epidemia di morbillo molti, soprattutto bambini, vi morirono. A cento anni precisi dal giorno della massima mortalità, verranno ripercorsi i tre anni di profuganza nel campo di baracche di Wagna che anche alla luce dei fatti di oggi assumono connotati drammaticamente attuali.
Mostra fotografica (23 novembre – 7 dicembre 2015)
Al fronte e nelle retrovie
L'Istria nella Grande guerraFotografie della Grande guerra dall’archivio del CRAF
Intervento introduttivo alla mostra fotografica
di Walter Liva, Direttore del CRAF di Spilimbergo (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia)
1914-1918: un periodo di storia che va dall’attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914, nel quale persero la vita l’erede al trono asburgico Francesco Ferdinando e la consorte Sofia - miccia che fece esplodere la prima guerra mondiale - passando per una logorante guerra di trincea, fino alla disfatta L'Istria nella Grande guerradi Caporetto e alla successiva vittoriosa controffensiva italiana che mosse dal Piave. Nel centesimo dell’entrata in guerra dell’Italia si intende commemorare un evento tragico per l’umanità nel corso del quale si spensero le vite di oltre 37 milioni di persone. Questa mostra, in 36 fotografie tratte dagli Archivi del CRAF, evidenzia in particolare le conseguenze della guerra sulle città e le terre oggi a cavallo fra
L'Istria nella Grande guerraSlovenia e Italia che cento anni orsono furono teatro di uno dei più aspri fronti del conflitto.