- Dettagli
- giovedì, 19 settembre 2019 22:05 3077 visite
Delegazione del Consiglio d'EuropaLa Commissione del Consiglio d’Europa ha incontrato, a Palazzo Gravisi-Buttorai, il Presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani accompagnato nell’occasione dal Presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, dal presidente e dalla vicepresidente della CAN di Pirano, rispettivamente Andrea Bartole e Nadia Zigante, dal Consulente pedagogico presso l'Istituto dell'educazione di Capodistria, Guido Križman e dal consulente Aleksandro Burra.
L’incontro di Capodistria è una delle fasi del processo, avviato con una relazione del Governo sloveno da un questionario compilato dalla Comunità Nazionale Italiana, e darà vita ad un rapporto finale sullo stato dell’arte per quanto concerne l’applicazione dei diritti della Minoranza italiana in Slovenia.
“Abbiamo trattato tutti i temi che riguardano la comunità italiana e il territorio in cui la stessa opera – ha detto Alberto Scheriani, presidente della CAN Costiera al termine dell’incontro. A mio avviso abbiamo fatto sicuramente dei passi avanti nel settore scolastico, soprattutto per quanto riguarda le scuole di lingua italiana dopo l’approvazione della nuova legge in merito. Nessun progresso è stato però compiuto nel settore dei mezzi d’informazione per quanto concerne il Centro RTV di Capodistria. In questo campo le cose stanno addirittura peggiorando anno dopo anno. Esiste un interesse da parte dello Stato sloveno per far fronte alla situazione sul bilinguismo grazie anche al dialogo costante con il Ministero. Rimane - ha concluso Scheriani - una sostanziale differenza tra quelle che sono le leggi e quella che è la realizzazione dei provvedimenti stessi”.
Delegazione del Consiglio d'Europa“Fare questi monitoraggi e questi incontri è utile, ha spiegato da parte sua Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana. Come CAN costiera e Unione Italiana abbiamo presentato anche un documento a molto articolato. L'impressione che ho maturato però, avendo seguito tanti di questi rapporti sia per la Croazia che per la Slovenia, è che alla fine questi incontri non sono molto efficaci. Non sono infatti previste sanzioni e non ci sono nemmeno vincoli per il paese che non li attua. Non esistono quindi meccanismi simili alle regole europee secondo cui se tu non rispetti i vincoli di bilancio vieni sanzionato”.
Da rilevare infine che un incontro similare si è svolto qualche giorno addietro a Pola per quanto riguarda la posizione della Comunità Italiana che vive in Croazia.